Continua la presa in giro da parte della Gtt e dall’agenzia mobilità Piemonte nei confronti degli utenti , che offre un servizio in queste tratte ( Sfm e Sfm1, Torino- Ceres e Torino- Rivarolo- Chieri ) non degno di questo nome , sin dal mese di novembre 2016 fino a ad oggi danno dei indennizzi irrisori dovuti ai cronici problemi irrisolti.
Così viene “aggirata” una legge dello Stato Italiano ma mai seriamente applicata fino ad oggi , ed è esattamente la legge 27/2012 articolo 8, idem per la Seta .
www.gtt.to.it/cms/avvisi-e-informazioni-di-servizio/avvisi-ferrovie
http://www.gtt.to.it/cms/avvisi-e-informazioni-di-servizio/avvisi-ferrovie
Facciamo presente che sul problema abbiamo investito anche l’autority che ha “smosso” quantomeno la “sonnolenta” agenzia della mobilità e la stesso “baraccone” della Gtt e finalmente qualcosa si è mosso ma è insufficiente.
L’agenzia mobilita Piemontese ha messo a bando pubblico la tratta e la vinta le Ferrovie dello Stato, speriamo che con la nuova gestione ci sia un netto miglioramento. Ricordiamo però che da aprile 2019 si potrà avviare la Class Action e potenzialmente questa è una di quelle da fare.
Noi da parte nostra con la vostra collaborazione controlleremo e continueremo a “denunciare “ tutte le “furbate “ ai danni degli utenti .
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Premesso Che,
la legge 244/2007 all’art 2 comma 461 prevede che :
Al fine di tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici locali e di garantire la qualita’, in sede di stipula dei contratti di servizio tra gli enti locali e nel nostro caso l’Agenzia di Moblità Metropolitana sono tenuti all’obbligo per il soggetto gestore di emanare una “Carta della Qualita’ dei Servizi”,, dove sono previsti i parametri di standard di qualita’ e di quantita’ relativi alle prestazioni erogate cosi’come determinati nel contratto di servizio, nonche’ le modalita’ di accesso alle informazioni garantite, quelle per proporre reclamo e quelle per adire le vie conciliative e giudiziarie nonche’ le modalita’ di ristoro dell’utenza, in forma specifica o mediante restituzione totale o parziale del corrispettivo versato, in caso di inottemperanza.
La legge n. 27 /2012 all’articolo 8 ha potenziato i diritti dei cittadini infatti prevede che :
Art. 8. Contenuto delle carte di servizio
1. Le carte di servizio, nel definire gli obblighi cui sono tenuti i gestori dei servizi pubblici, anche locali, o di un’infrastruttura necessaria per l’esercizio di attività di impresa o per l’esercizio di un diritto della persona costituzionalmente garantito, indicano in modo specifico i diritti, anche di natura risarcitoria, che gli utenti possono esigere nei confronti dei gestori del servizio e dell’infrastruttura.
2. Al fine di tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici locali e di garantire la qualità, l’universalità e l’economicità delle relative prestazioni, le Autorità indipendenti di regolazione e ogni altro ente pubblico, anche territoriale, dotato di competenze di regolazione sui servizi pubblici, anche locali, definiscono gli specifici diritti di cui al comma 1. Sono fatte salve ulteriori garanzie che le imprese che gestiscono il servizio o l’infrastruttura definiscono autonomamente.
A questo proposito dopo due anni abbiamo chiesto conto all’Agenzia Mobilità Metropolitana ma anche all’Autority dei Trasporti del perché a tutt’oggi non hanno ottemperato nel far rispettare le leggi sulla tutela dei diritti dei pendolari sia nei confronti della Gtt e sia della Sadem concessionari del servizio , non ottenendo ad oggi nessuna risposta.
Ricordiamo che fino ai primi mesi del 2013 era presidente il sindaco di Ciriè percependo così due stipendi con un totale di quasi 10.000 euro lordi , poi dimessosi per via dell’ incompatibilità prevista dalla legge anticorruzione,nominato dall’ex presidente della regione Piemonte quando era sindaco di Torino,il quale a quanto pare se ne guardato bene di fare gli interessi degli utenti ma anche dei suoi concittadini.
Ringraziamo ancora una volta tutti i mass media che ancora una volta non hanno voluto informare i propri lettori di portare a conoscenza dei loro diritti a loro sconosciuti.
Rimaniamo a disposizione di tutti i consumatori- utenti d’Italia che vogliono intraprendere iniziative per tutelarsi.
classaction@vivicaselle.it